La Delicatesse è un film francese con una Audrey Tatou molto francese e più adulta che però non è uscito in Italia. Ho già spiegato – credo – che se mentre guardo un film so già come va a finire, litigo intimamente con lo sceneggiatore, mi offendo, e guardo il film fino alla fine offeso, di cattivo umore.
Questo non succede con La Delicatesse. I dialoghi non sono mai banali così come l’idea dei personaggi, ed in particolare lo svedesone trapiantato a Parigi (interpretato da un salamone nato a pochi passi da casa mia). E’ un film sul ricominciare, e sulle strade imprevedibili che portano a farlo. Sulle consonanze, e di come certe siano inevitabili.
Con Francois il tempo vola via rapidissimo, come se saltassero certi giorni.
Come se ci fossero settimane senza giovedì.
E’ questa la felicità? Quando non ci sono i giovedì?
Consigliato. E se uno volesse, pure sottotitolato.
Perchè ho pianto per circa quattro quinti del film?
Grazie, che bello.
Paola (Bologna)
piaciuto per nulla (un pò 500 days of summer – ma peggio e un pò Amelie con la Tatou che fa la bambolina stupita per 3/4 del film) ma immagino che il mondo sia bello perchè è vario e altre cose del genere 🙂
Nuche, again.
(grazie per il suggerimento)
Grazie, bellissimo.