In una scena de La Grande Bellezza, il protagonista del film Jep Gambardella (impersonato da un perfetto Toni Servillo, uno che invecchia come il vino) è nel letto a fumare una sigaretta. Seduta al bordo del letto c’è Isabella Ferrari – pure lei come il vino – che racconta al protagonista quanto è “brava a fare le fotografie”. Lui dice qualcosa del tipo “ma dai” e allora lei si sente incoraggiata e continua “se vuoi vado di là prendo il computer e ti faccio vedere le mie foto su Facebook, dicono che sono molto brava”. Allora Isabella Ferrari va di là, ma quando torna con il computer Jep Gambardella non è più nel letto.
La camera stacca su Jep che passeggia in una piazza romana, e si ascolta la sua voce dire tranquilla:
“arrivato a sessantacinque anni, non posso più perdere tempo a fare, cose che non mi va di fare“.
Ecco, a parte i sessantacinque anni, ci sentiamo molto Jep Gambardella.
Mi capita spesso di ripensare a quella scena, per l’immagine grottesca di questa donna apparentemente sofisticata che poi tira in ballo Facebook e per la frase di Jep…No, non mi va nemmeno a me di perdere tempo in cose che non mi va di fare.
però, solo a una certa età puoi davvero dire di sapere cosa ti va di fare. perché hai provato anche quello che non eri sicuro di voler fare, prima.
(e allora? ti è piaciuto il film?)
l’ho soprattutto trovato molto divertente.
a tratti incomprensibile, a tratti bello.
Quanto condivido!
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E non dimenticherei il modo in cui lo dice in cui lo scandisce…con la perfetta lentezza