Questa estate nordeuropea con un caldo della madonna regala strane sensazioni.
Vivere dentro una città’con 30 gradi ti fa ricordare il te stesso bambino, i 30 gradi minimi del paesello quando per qualche motivo non si poteva andare al mare. Oppure sensazione da ultimo giorno di scuola, quando faceva abbastanza caldo per andare al mare – ma dovevi andare a scuola. Oppure da sessione estiva degli esami a Bologna, quando faceva abbastanza caldo.. – vabe’ ci siamo capiti.
Per dire, stasera sono arrivato a Berlino e mentre il tassista truffaldino – rima che non volevo – mentre il tassista truffaldino e mediorientale guidava lungo il fiume e ascoltava roba anni 60, a causa dell’afa ho pensato di essere – lo so che non c’entra un cazzo – in pianura padana.
Auf jeden fall, la Postdamer Platz da cui scrivo queste righe mi ha fatto scoprire meno conservatore, architettonicamente parlando. Voglio dire: una birra dunkel immerso in questo bozzolo di luci, una sera che c’e’ bel tempo, la posso pure capire e condividere – soprattutto se sei barbaro e non hai conosciuto altro nella vita.
Di fronte a me ho una famiglia appena uscita dal cinema. I genitori ascoltano i due figli adolescenti che simulano scene del film. Uno dei due abbandona il tavolo improvvisamente per far vedere quanto e’ bravo a salire le scale mobili contro corrente zompando gradini a tre a tre. La madre – amarcord! – e’ un cristianomalgioglio.
Amo Berlino, specialmente se è caldo. Amo la sensazione che dietro ad ogni angolo c’è una possibilità.
Il problema è quando vedo certi coetanei andare all’altare con una cristianomalgioglio.
Boh, saranno uomini di fantasia, dico sempre tra me e me.