Ho dimenticato di scrivere due righe su Open, quella che viene chiamata l’autobiografia di Agassi, anche se poi non e’ chiaro quanto impatto abbia avuto “quello che lo ha aiutato a scriverla”.
Ci sono alcuni motivi per leggere sto libro.
Innanzitutto puoi non saperne nulla di tennis, puo’ non importarti nulla del tennis (generalmente cambio canale quando lo trovo in tv) eppure prende per la mano il lettore e non lo lascia più . Quando si arriva a raccontare un match, vuoi davvero sapere come e’ andato a finire. Merito della partecipazione emotiva con il protagonista, o ancora, di quello che lo ha aiutato a scriverlo.
E poi perché e’ un libro che parla di altre cose, di amicizia innanzitutto, e poi di scelte sbagliate, e di come matura la consapevolezza delle proprie scelte sbagliate, di come si può cambiare nel corso degli anni, di come sia bello averci da qualche parte scritta tutta la propria storia (noi bloggherre old school questo ultimo punto lo capiamo bene, e ci lisciamo le sopracciglia per la soddisfazione).
Se poi questi motivi non bastassero, uno si può leggere le recensioni dei capoccioni che si sono scomodati a lodarlo.
devo dire che proprio i capoccioni che l’hanno recensito mi atterriscono un po’, ma il fatto che sia piaciuto a te gli dà una qualche chance in più
lise, piaciuto un botto pure a me, ti passo il file? 🙂
grazie, me lo passò un’amica (ssshhhttt!) 🙂
ce l’hai? libro vero (di carta)? me lo presti?
ce l’ho, ma devi promettere di restituirlo
certo che sì
ma come?! ti credevo impegnato con la ginzburg….; )
anche! ma nel frattempo…
appena terminato anch’io. un po’ retorico in alcuni punti ma vale il clamore che gli han costruito attorno. se ti leggi i match salienti con davanti il relativo video su youtube ho scoperto che è tutta un’altra cosa.
già fatto, e i commenti dei video sono spesso di lettori trasportati lì