Caro Filippo Magnini, anche se sei il piu’ veloce, anche se i tuoi compagni non sono alla tua altezza, non puoi comportarti come cazzo di pare. Hai tutto il diritto di rimanerci male se chi gareggia con te e’ piu’ lento, o piu’ impreciso, o quello che vuoi.
Puoi pure tornare negli spogliatoi e – che ne so – sbattere una porta, tirare una manata contro il muro. Ma non hai il diritto di dire che i tuoi compagni non si sono impegnati a sufficienza di fronte ad una telecamera, con un microfono davanti. Perche’ ecco: sai a cosa servono telecamera e microfono? Lo sai che le tue parole, dopo, vanno in giro per il mondo? Prima devi essere assolutamente certo che chi gareggia con te non abbia dato il massimo (ma ragiona: perche’ mai uno dovrebbe spaccarsi il cuore per arrivare alle Olimpiadi per poi non gareggiare dando tutto quello che ha?).
Tra l’altro considera pure che se uno di loro la prende male, anche se nuota leggermente piu’ lentamente di te, questo non vuol dire che se gli girano le palle non ti possa fare il culo, dopo, quando telecamere e microfoni non ci sono.
É pressoché il commento che abbiamo fatto io e il mio fidanzato guardando l’intervista cui ti riferisci 😉 Che capitano infelice!