Dunque pare che le parole esatte del viceministro siano state:
«Dobbiamo iniziare a dare nuovi messaggi culturali: dobbiamo dire ai nostri giovani che se non sei ancora laureato a 28 anni sei uno sfigato, se decidi di fare un istituto professionale sei bravo e che essere secchioni è bello, perchè vuol dire che almeno hai fatto qualcosa».
Standing ovation? No, critiche.
Mi viene da pensare che:
Che il tema dei "messaggi culturali" non sara’ mai troppo sottovalutato.
Che i critici propongono risposte assurde, come esempi di studenti lavoratori in condizioni disagiatissime che arrancano in ritardo tra miliardi di difficolta’. Cioe’ propongono esempi estremi e ignorano la realta’ media. La quale in altre parole sarebbe: lo studente che ci mette il doppio degli anni a laurearsi (di fatto questo vuol dire 28 anni) non e’ sempre un fancazzista, ma comunque e’ mediamente un fancazzista. Che non e’ sempre inadatto agli studi universitari, ma e’ comunque mediamente inadatto agli studi universitari. Che forse tra di loro si nascondo geni incompresi, ma mediamente No.
Che il viceministro e’ forse un raccomandato, dunque il meno adatto a proporre questi temi. Che "sfigato" non e’ la parola giusta in generale, ma quando si parla di messaggi culturali, quindi di tendenze, quindi di cio’ che le persone vorrebbero o non vorrebbero essere nella vita, be’ allora "sfigato" e’ adattissimo. Che se invece di dire "sfigato" dici "persone troppo coccolate da famiglie consenzienti, rammolliti dalle comodita’ che verranno stritolati dalla realta’ di oggi" la gente non ti capisce. Se dici "sfigato" sei incompleto, sei brutale, ma qualcosa arriva a colpire nel segno.
meno male che ci sei tu!. Grazie, non avrei saputo dirlo meglio
a me non piace il termine sfigato, un po’ da veterofemminista, e un po’ perché quando dico sfigato in genere intendo sfortunato. ma su tutto il resto, d’accordissimo
esattamente:
possiamo benissimo imputargli una scarsa proprietà di linguaggio. Non tutto il resto.
vogliamo però chiedere al viceministro (nella sua posizione glielo si può chiedere) di esprimere meglio il concetto? così come l’ha detto si è prestato a un milione di critiche e quello che voleva veramente dire passerà inosservato dietro le polemiche.
dopodiché, se vogliamo il caso specifico, mille volte meglio le mie due colleghe d’ufficio serie, intelligenti e volenterose con la maturità professionale, di mille gnegné laureati, anche in corso e anche con voti alti, ma buoni solo per il caminetto
noi di martone abbiamo letto solo la striminzita titolata dei giornali, non un trattato sull’argomento (si dice sia un esperto)
sono ottimista e credo che se te lo siedi davanti e gli fai domande, sarebbe in grado di spiegare meglio.
Ha ragione da una lato, conosco gente a 29 anni che sta ancora finendo la triennale, e non deve lavorare per mantenersi. Però il viceministro dovrebbe anche proporre qualche soluzione per risolvere il problema visto che è pagato per questo. Comunque il linguaggio che ha usato non mi piace(e non mi definisco certo una perbenista bacchettona), e molto simile ai governi che ci hanno preceduto, a differenza che lui non è stato votato da nessuno.
bello il figlio di papà che da degli sfigati a coloro che figli di papà non sono, cos’è? un merito nascere figli di? ed il padre? di chi era figlio? no perchè il mio ha la terza media, ed il giorno dopo il diploma – sottolinea lui sempre – stava già in cantiere a caricar cofane.
giorgio, se uno a 28 anni si può permettere di fare il fuoricorso, è decisamente un figlio di papà.
su questo sono d’accordo. come del resto condivido appieno il senso dell’intervento sul quale stiamo disquisendo. quel che contesto io è solo il pulpito dal quale viene la predica, ed inquadrata sotto questa luce la trovo semplicemente inopportuna.
la prima cosa che ho fatto e’ stata cercare di ricordare a quanti anni mi sono laureata. poi appurato che ero piu’ giovane di 28 anni, ho capito che senza dubbio quelli che si laureano dopo i 28 anni, sono degli sfigati.
Sono certamente una persona autolesionista perchè continuo a leggerti nonostante proprio non ti sopporti. Mi fai venire l’orticaria.
Mi sono laureata in Biologia a 27 anni ( vecchio ordinamento) e non sento di essere stata inadatta agli studi universitari, anzi. Ho fatto anche molto altro oltre a studiare durante i miei 7 anni di vita universitaria. Ho studiato, ho lavorato per pagarmi le tasse e non pesare completamente sulle spalle dei miei genitori. Ho viaggiato e sì mi sono anche divertita e passato momenti di puro fancazzismo. Eppure dopo la laurea mi sono guadagnata un PhD e una borsa di studio post doc, ho fatto esperienze in laboratori di ricerca all’estero e mi sento tutto fuorchè una sfigata! Chi sei tu e il nostro caro ministro per guidicare?
secondo me non hai capito il contenuto del post, perché se così fosse sarebbe chiaro che nessuno può individualmente sentirsi chiamato in causa né giudicato. anzi, ho scritto proprio l’esatto contrario.
se adesso rileggi e capisci questo, ti faccio tornare l’orticaria perché ti faccio notare che c’è chi lo ha capito nei tempi regolamentari, e invece tu lo hai capito dopo (=fuoricorso)
mode vipera on.
Se l’allievo non capisce spesso e’ perche’ l’ insegnante non si e’ spiegato bene. Nel caso specifico del tuo post mediamente ti hanno capito, io no. Non che non sia intelligente e’ che come lettrice dei tuoi post non mi applico!! Sara’ perche’ sto passando dall’ orticaria
allo shock anafilattico.
d’accordo d’accordo d’accorderrimo e già che ci sono ti posto anche questo, che forse hai già letto o forse no:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/01/25/amaca.html
🙂
ciao ciao
Sì l’avevo letto.
Merci.
Post scriptum: Martone l’ho avuto brevemente come professore ed era molto, molto bravo. Al di là del fatto che sia un raccomandato, giusto per mettere i puntini sulle i.
Un persona intelligente che si è laureata a 31 anni e che sa di averne avuto dei motivi validi, non credo si senta chiamata in causa dalla frase del ministro. Chi invece si ribella a questa dichiarazione è, probabilmente, chi sa, a 30 anni suonati, di aver fatto poco per raggiungere il suo obbiettivo nei tempi. Io così la penso. Come penso anche, mio malgrado che se una frase del genere fosse stata esposta dalla Gelmini mi avrebbe scatenato l’ira di Dio internamente. Insomma su….la verità è che quest’uomo c’ha ragggggione.
PENSIERILAIT
ciao rafeli! oh, solo oggi scopro che ti sei trasferito su blogger! baci
e infatti no su blogger, ma hai cambiato sito…