Ma torniamo a bomba sull’argomento. Perché se si deve criminalizzare allora si deve pure trovare un eroe. Il criminale ovviamente è il comandante della nave mentre eroi sono tutti gli altri.
E si deve tracciare una linea nettissima fra il mostro e tutti gli altri.
Eroe quello ritrovato con la gamba rotta sulla nave. Eroe il comandante De Falco, quello del “vada a bordo cazzo!“. Eroi gli ammutinati. Eppure erano tutti presenti le altre volte quando la nave passava da lì – e ci passava spesso – e non hanno detto niente. Esistono le prove dei passaggi e non ci sono denunce. Se esistesse la logica, sarebbero criminali anche loro, altro che eroi.
Il Paese dell’approssimazione, dove non è grave parcheggiare in doppia fila solo che poi una volta ogni tanto ti muore un bambino. Il Paese dell’approssimazione, del “cosa vuoi che sia“, dove se fai notare che le cose non vanno bene (prima che succeda il casino) allora sei pesante e pignolo. Se poi succede il casino e dici “te l’avevo detto”, sei pesante e pignolo. L’unico atteggiamento accettabile è fottersene, salvo poi schierarsi contro il mostro di turno, e lanciarsi con gioia in queste piccole piazzale loreto. Identificare un eroe e glorificarlo, mettendosi implicitamente dalla sua parte, e sentirsi migliori.
parole sante
volevo scrivere “parole sante” ma mi hanno preceduto
parole sante.. ci stiamo ripetendo?