cose, 11 otto duemilaeundici

C'è il sole che ti scova pure quando sei sotto l'acqua verde del mare –

 

e questo mare, ti ci immergi perché dopo ti senti tutto diverso – ecco Sì, un caffé in ghiaccio grazie – prendi tre birre, anzi prendine quattro è ancora presto: sono le tre, sono le quattro –

 

un estate fa si sceglieva il tuo nome e non esistevi, adesso invece tiri capelli ad umani adulti, rendiamoci conto – noi già ci conosciamo ma non ricordo il tuo nome, perché ti accompagni con un mostro? alla fine vi assomigliate tutte voi che vi accompagnate con mostri silenziosi passivi e in colletto di camicia – le linguine alle cozze qui e qui, grazie –

 

per favore regalami i tuoi boxer mi piacciono tantissimo dai dai dai – lei mi dice: ti conosco sin da quando eri bambino non ti ricordi di me? un giorno entrasti in casa mia inseguendo una capra! e porcamiseria è tutto vero – dev'esserci per forza un verso di qualche poesia che dice “m'innamoro dei sassi”: se non c'è, ci infilzo la bandiera sopra come gli americani sulla luna – no guarda, non sono io che sono scemo, la colpa è del rum e cola caldo, e di questa aria umida e guarda che bel cielo, è pure colpa sua, però ti devi fidare di me, perlomeno per una ventina di minuti – ma perché nessuno chiede mai un rum e cola light? –

 

se scendiamo sotto i trentuno gradi posso ricominciare ad indossare le scarpe – la voglia più impellente sarebbe quella di fare esercizio di romanticismo, ma seriamente eh, epperò la domanda è cosa fare quando manca la materia prima. 

4 pensieri su “cose, 11 otto duemilaeundici

  1. Sono arrivata qui dal Daveblog e cosa trovo? Un altro italiano a Bruxelles… Magari ci conosciamo pure 🙂

    Complimenti per il blog, ripasserò di sicuro!

    E comunque, fyi, in Spagna il taboo del "rum e coca light" è stato infranto da tempo. Per quanto ardito, si può addirittura osare un "rum e coca zero".

    b.

Scrivi una risposta a utente anonimo Cancella risposta