tre giorni in italia

Vabbé è definitivo: le louis vuitton in italia sono oggetti da teenagers – più o meno. Epperò nelle tavole calde degli aereoporti italici si mangia meglio che nel migliore ristorante di questo buco barbaro. A Bergamo trofie cozze e melanzane, non so se mi spiego, ché mi veniva da andare da quella dietro la cassa e chiederle se per caso era un modo per provocarmi, convinto di trovarmi in un Truman Show che però vedevo solo io e nel quale- ovviamente – mi ponevo al centro. Io in giacca e cravatta non sto bene. Io in giacca e cravatta ai matrimoni sto ancora peggio. Io i matrimoni però adesso non mi intristiscono più. Forse quelli che si ubriacano, ma solo un poco. 

10 pensieri su “tre giorni in italia

  1. Ti leggo da tantissimo, da quando sono andata a vivere in america e son tornata e ripartita e tornata e ripartita -non so se do l'idea.

    Che è un po' quando tu sei partito e tornato e partito e spostato e così via.

    So che il delurking day è passato da un pezzo, ma non importa. Tanto il ritardo è una malattia cronica.

    E volevo aggiungere che di qualunque cosa tu scriva, sei rassicurante. E strappi sempre un sorriso, ma sempre sempre.

  2. penso di avere almeno 10 anni più di te e i matrimoni mi mettono ancora tristezza (mi metteva tristezza anche il mio del resto).

    su internazionale di questa settimana c'è un bel pezzo sulla globalizzazione aeroportuale

  3. Caro Rafeli,

    io oggi sono a "ricostruzione giorno 1". Hai consigli utili da darmi? Era da un pò che non mi accadeva e sono disorientata e molto basita, che però ormai è brutto da dire perchè fa troppo onorevole santanchè.

    Baci ex-matrilineare

  4. a me i matrimoni non intristiscono più perché, grazie al cielo, a 40 anni di amici che si devono sposare ne rimangono pochi. Questo forse è il primo anno, da 15 anni a questa parte, senza un invito a nozze. Gioisco.

    ps. off topic. noto solo ora che mi hai messo nei tuoi "linchi"

    ti faccio un inchino commosso per ringraziare

    Blondeinside

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