Una delle conseguenze immediate è che se fino a poco fa mi sentivo volpe addomesticata di Saint Exupery, in pochi giorni torno ad essere lumaca – ma non nel senso di lentezza, quanto piuttosto di entità che si porta appresso tutta il suo mondo sulle spalle, e non ha davvero bisogno di tornare a casa, ché tanto la casa ce l'ha sulle spalle e tutto il resto vaffanculo.
Da volpe addomesticata a lumaca nomade, dunque.
Che poi uno potrebbe dire: e perché non la tartaruga, allora. Perché la lumaca ha anche questi occhi che spiano il circondario, che se li sfiori quelli si ritraggono immediatamente. Questo ritrarsi immediatamente lo sento abbastanza mio attualmente – io che adesso (forse) non mi fido più di nessuno.
adesso, ma adesso è giusto così.
poi quando ti scrolli di dosso la shit, later on, tornerai a fidarti. bacio.
http://www.youtube.com/watch?v=iRS4RCrWkVI&feature=player_embedded
c'è tutt'un mondo fuori.
Mi piace l'idea della lumaca.
Tu hai provato a toccare gli occhi di una lumaca?!
In quei giorni a me aiutò tanto quel pesissimo di Galimberti – Le cose dell'amore. Ah che giusto fastidioso distacco riesci a perseguire leggendolo. E quali grandi scoperte sulla faziosità (e sulle bugie) di tutti coloro che ti hanno ammorbato per anni sul significato dell'amore, dell'innamoramento e dell'essere coppia. Peccato che poi, tutto questo, ti resta vischiosamente appiccicato addosso a vita. Ma pensavo che non tenessi più il conto, che palle.
Ex- matrilineare