il primo pirla che passa per strada

Il primo pirla che passa per strada si imbuca in una conferenza stampa e comincia a blaterare. Cercano di azzittirlo – non dovrebbe nemmeno essere lì e si mette pure a parlare, è come se un folle vi entrasse in casa e cominciasse a scompigliarvi i capelli e a pisciare sul divano – e allora siccome non sta zitto lo portano di forza fuori dalla sala. Sarebbe pure normale (voi cosa fareste se vi pisciassero sul divano?) però siccome parlava Berlusconi, allora quello è un gesto da condannare come chiaro segno di regime. Sarebbe come dire che se uno si imbuca nel bagno delle donne e non vuole uscire, se lo portano via di peso non va bene. Ecco il nuovo riflesso pavloviano degli antiberluscomaniaci.


(L’antiberluscomania riabilita tutti, non solo le battute che non fanno ridere. Prendi questo individuo, sarebbe un nessuno assoluto, e viene invece definito “giornalista freelance” ma senza tesserino, – allora pure io sono un giornalista freelance – e facente parte del "coordinamento nazionale contro i siti di stoccaggio nucleare”, che è come dire sono vicepresidente dell’"associazione mondiale della lega contro i piedi sbattuti sul comodino appena sveglio".)

I riflessi funzionano benissimo, e l’accanimento infatti è istantaneo: un esempio, un altro, un altro.

15 pensieri su “il primo pirla che passa per strada

  1. forse ti è sfuggito che ad afferrarlo è stato il Ministro della Difesa

    non so come dire, ma se non ti rendi conto dell'assurdità della cosa non ci si può far molto

    come minimo significa che l'organizzazione della conferenza stampa e della sua "sicurezza" siano stati  professionali come nella consegna delle liste

    per non dire di come espongano il Ministro della Difesa alla figura da cialtrone in giro per il mondo

  2. Non so se da laggiù riesci a vedere ogni giorno qualche tg nazionale. E dico ogni giorno. Se così non è, allora non puoi renderti conto di ciò che sta succedendo , se così è, allora non hai colto proprio il problema e mi pare strano. Pensi che tutti abbiano accesso ad un'informazione libera? Non credo che tu non riesca a comprendere questi meccanismi. La maggior parte degli italiani guarda rai 1 rete4 e canale 5, pensi che possano accedere ad un'analisi critica delle cose che accadono? Quale sarebbe la modalità giusta per arrestare il declino e i livelli minimi di decenza istituzionale in questo paese? Potresti spiegarmelo, perchè davvero non riesco a contemplare un modo diverso da quello di placcare e sputtanare pubblicamente, quotidianamente e pedissequamente questi individui. Chiaro che non parlo soltanto di lui. Questo mi pare ovvio. Come pensi che la gente possa svegliarsi? Con gli scioperi della fame e la non violenza? Con un giornale che viene letto dal 5% dei cittadini italiani?

  3. non so se fosse un giornalista o meno, ma è stato l'unico (da molto tempo a questa parte) a rendere conto in una situazione giornalistica di una serie di cose a berlusconi. perché a berlusconi nessuno può più fare domande. ma è indubbio che avesse sbagliato i modi e i toni. quello che io però ho trovato più sconvolgente di tutti era vedere il ministro della difesa aggredirlo. ho visto i security darsi da fare non per allontanare il sedicente giornalista, ma per tener fermo il ministro. questo sì, era terrificante (insieme a berlusconi che non ha risposto alle provocazioni ma ha detto al tizio che doveva essere di cattivo umore perché si era guardato allo specchio la mattina prima di uscire: ma ti pare? °__°)

  4. Matrilineare:

    il fatto che i Tg non diano le notizie NON C'ENTRA NULLA con l'episodio! Questo e' un disturbato che si e' intrufolato per chiedere a Berlusconi del "declino della civilta' occidentale" in una situazione che non c'entrava niente. 

    Lise:

    non e' un giornalista, e' uno che si infila nelle stanze cosi' per rompere i coglioni. Un rompitore di coglioni, se rompe a Berlusconi, e' un giornalista a prescindere? Resta un rompitore di coglioni.

    Lise per favore: di cosa questo individuo avrebbe chiesto conto a B. che altri non avrebbero fatto? di cosa?

    Leggete qua la ricostruzione della storia.

  5. Stra-d'accordo sulla stucchevole e stupidissima sceneggiata del "free lance". Per niente d'accordo, invece, sul minimizzare il gesto di larussa. Ad occhio, non credo che molti altri ministri internazionali si sentirebbero in diritto di prendere per la giacca chicchessia, anche se questo chicchessia è un rompipalle. Un gesto -quello di larussa- che è forse ancora più grave, dal momento che lui è un esponente di un governo, e non un "free-lacen" qualsiasi.

    (ci sarebbero poi molte cose da dire sulle bugie dette in quella conferenza stampa da parte di berlusconi, che poi sarebbero la cosa più grave fra tutte)

    martino

  6. Un uomo senza permesso si imbuca ad una conferenza stampa: PIRLA

    Un altro uomo gestisce la cosa con maleducazione ed insulti: PIRLA

    Un altro uomo aggradisce il pirla n.1: PIRLA

    Tanti uomini spengono il cerello e si lasciano prendere dagli eventi: TANTI PIRLA

  7. Di ricostruzione, preferisco comunque questa:

    http://www.unita.it/news/italia/96030/carlomagno_il_paolini_della_politica_professionista_delle_incursioni

    Va bene, non c'entra nulla il silenzio dei tg, ma allora non c'entra nulla nemmeno Berlusconi. Il focus è che questo è un mitomane. Punto. Un mitomane-disturbatore che ha fatto l'ennesima irruzione in un posto pubblico in presenza di stampa e fotografi. I riflessi pavloviani sono soltanto una manifestazione eclatante dell'esasperazione e magari ne sono vittima anche io, ma vivaddio, anche questo aiuta a mantenere il cervello attivo.

  8. matrilineare:

    Berlusconi c'entra nel senso che sospende il giudizio della gente. La sua sola presenza. Nel senso che un episodio non lo si prende per quello che e' – ovvero il gesto scemo di un disturbato – ma come un singulto della liberta' di informazione, solo perche' c'era Berlusconi di mezzo. Il giudizio deve sempre restare lucido, e non farsi affossare dai riflessi. Se invece ci si fa confondere da queste cose, il cervello e' tutto meno che "attivo".

    Bisogna arrivare al punto da giudicare le situazioni e i gesti indipendentemente da chi c'e' di mezzo. Se Berlusconi dice una cosa giusta, io lo devo capire. Non devo sospendere il giudizio. E lo stesso vale al contrario.

    Anche quell'articolo mi pareva lucido. Ma quello della Stampa fa ridere – almeno.

  9. Allora resto davvero impressionata dalla tua lucidità e vado a farmi somministrare un elettrochoc che mi permetta di liberarmi dai riflessi pavloviani che mi hanno disattivato i neuroni addetti alla critica oggettiva.

  10. se parlare male dell'ipad è una cosa ormai comune (l'hai definito "ipod allargato", complimenti per l'originalità) cercare di difendere l'operato di Berlusconi è invece grottesco. il saccente riflesso pavloviano da te citato si può benissimo riscontrare in  quello che scrivi: lo stimolo chiave è un fatto comune, qualcosa di noto, un'idea generale e il tuo riflesso condizionato altro non è che l'andare "contro". sembrerebbe quasi che la tua aspirazione sia una rubrica di poche parole in qualche giornale dove in poche righe e pochi minuti di lettura tu possa dire che il bianco è in realtà nero (o viceversa) e che la massa ignorante e pecoreccia non aveva capito niente. per carità, ce ne fosse di più di gente che riesce a stimolare curiosità e nuovi punti di vista, ma temo che senza una spiccata intelligenza e un'originalità fuori dal comune, tutto si riduca ad un parlarsi addosso.

    il tuo esempio del divano non regge perché confonde il pubblico con il privato e perché falsa il piano del ragionamento. a te farebbe piacere se venissero in casa tua e ti prendessero i soldi? è quello che viene chiamato sistema fiscale. (possiamo continuare a parlare come un manifesto elettorale della lega ma spero che il concetto sia chiaro).

    così se imbucarsi nel bagno delle donne è un atto da maniaci, farlo in una conferenza stampa del premier può essere un atto di protesta. l'intento di colui che tu (dall'alto di non so cosa) chiami pirla, facendo delle domande scomode e, perché no, facendolo anche rumorosamente, era forse quello di attirare l'attenzione su problemi reali di cui non si parla più o sul muro di gomma del giornalismo italiano che quelle stesse domande non le vuole o non le può più fare. 

    altro punto. il fatto di non possedere alcun tesserino (cosa tra l'altro che amplifica il gesto dell'imbucarsi ad una conferenza stampa – ma tu non riesci a vederne l'ironia vero?) fa di lui un "nessuno assoluto"? quali categorie di persone sono un nessuno assoluto? e un nessuno semplice? e un qualcuno?

    tutto ciò dà diritto a qualcuno di prenderlo a pugni o per la giacca? e lo dà questo diritto ad un ministro della repubblica (che immagino possa essere definito un "qualcuno assoluto")?

     

    purtroppo l'unica cosa che (come la definisci tu dandole così un'accezione patologica) l'antiberluscomania riabilita sono gli ignavi.

     

     

     

    ps: la satira ("forma libera e assoluta del teatro, un genere della letteratura e di altre arti caratterizzato dall'attenzione critica alla politica e alla società, mostrandone le contraddizioni e promuovendo il cambiamento") di spinoza fa il suo dovere. ma anche la tua "salivazione" funziona benissimo.

  11. Anonimo #11:

    è bello trovare conferme così ampie di quello che scrivo. I riflessi infatti non danno scampo.

    Scrivi: "cercare di difendere l'operato di Berlusconi è invece grottesco.."

    io avrei difeso abberlusconi? e quando ? mi dici dove? Te lo dico io, questo è un riflesso: se non ti schieri totalmente "contro" allora sei automaticamente "per". 

    "il tuo esempio del divano non regge perché confonde il pubblico con il privato " La conferenza stampa è privata, nel senso che l'accesso (ovvero la parola) è limitato ad una serie di persone che hanno chiesto prima il permesso – e magari scrivono per qualcosa. se non usi una minima discriminante allora ci vanno pure i bambini di 7 anni a chiedere di comprare Ronaldo. 

    "a te farebbe piacere se venissero in casa tua e ti prendessero i soldi?"

    il paragone non regge affatto. Descrivi una cosa regolata dalle leggi dello stato. Pisciare sul divano significa violazione di proprietà privata. 

    "così se imbucarsi nel bagno delle donne è un atto da maniaci, farlo in una conferenza stampa del premier può essere un atto di protesta. "

    può essere una cosa e l'altra. in questo caso è un atto da maniaci. Il fatto di considerarlo una protesta a prescindere è un riflesso. Hai ascoltato le interviste del Carlomagno in seguito? è evidentemente un maniaco che parla senza fermarsi mai. ascolta qui dopo i 45.00 minuti.

    "era forse quello di attirare l'attenzione su problemi reali di cui non si parla più o sul muro di gomma del giornalismo italiano

    quali sarebbero questi problemi che avrebbe sollevato? quali? sentiamo su': quali? 

    mi fermo, va'.

  12. cercherò di essere chiaro e di risponderti punto per punto.

    cosa che invece tu eviti di fare ponendo altre domande. ma è bello trovare conferme così ampie di quello che ti ho scritto.

    1) difendi berlusconi quando lo giustifichi. difendi berlusconi quando lo consideri la normalità e non un'eccezione. difendi berlusconi quando trasformi l'antiberlusconismo in antiberlusconimania, dandogli così (ripeto) un'accezione patologica e rendendola un'ossesione, quasi una malattia.

    2) non ci capiamo. tu confondi il mio divano con il premier di uno stato. il primo sta a casa mia, è mio, è privato e se ci pisci sopra mi incazzo. il secondo è una figura pubblica, di tutti e che a tutti deve dare conto. il fatto di irrompere in una conferenza stampa "privata" come la definisci tu per protestare contro il presidente del consiglio non è una cosa di cui stupirsi come qualcuno che ti entra in casa per pisciare su questo famoso divano. la protesta  è una cosa più che legittima in una normale democrazia. diretta, a sorpresa, la più amplificabile possibile in quanto protesta, ma sempre legittima. 

    (e comunque i bambini di 7 anni non potrebbero chiedergli di comprare ronaldo se il premier non fosse anche il proprietario di un club di calcio. normalità e eccezione – vedere punto 1)

    3) grazie della conferma. il paragone non regge, appunto.(che poi, a voler essere pignoli, anche la violazione di proprietà privata, è una cosa regolata dalle leggi dello stato)

    4) continuo a non capire dall'alto di cosa tu possa continuare a dare giudizi su questo tizio chiamandolo "pirla"  o "nessuno assoluto" o "maniaco". io credo invece che sia un tipo, logorroico forse, esibizionista magari, ma che sa benissimo quello che fa: imbucarsi ad una conferenza stampa del presidente del consiglio (!!!) con l'intento di porre un paio di domande scomode. beh, ci è riuscito.

    5) ma secondo te la cosa che ha dato tanto fastidio a chi parlava era che il tipo in questione non fosse accreditato o che non avesse il famoso, e per te importantissimo, tesserino? o magari il fatto che abbia chiesto di parlare delle presunte tangenti di Bertolaso e della situazione in Abruzzo facendo delle domande sconvenienti a chi, queste domande, non vuole e non è più abituato a riceverle? ecco quali problemi ha sollevato. o almeno quali cose ha ricordato a chi parlava e a quelli che erano lì e che avrebbero dovuto farle loro queste domande. ecco quali. quali. 

     

    e non fermarti va', giusto prima delle mie di domande. che ti ripeto: il fatto di non possedere alcun tesserino (cosa tra l'altro che amplifica il gesto dell'imbucarsi ad una conferenza stampa – ma tu non riesci a vederne l'ironia vero?) fa di lui un "nessuno assoluto"? quali categorie di persone sono un nessuno assoluto? e un nessuno semplice? e un qualcuno?

    tutto ciò dà diritto a qualcuno di prenderlo a pugni o per la giacca? e lo dà questo diritto ad un ministro della repubblica (che immagino possa essere definito un "qualcuno assoluto")?

  13. 1) di nuovo: difendo berlusconi quando lo giustifico? e quando lo giustifico? dove? cosa ho scritto per giustificare berlusconi? di nuovo: è un abbaglio dei tuoi riflessi. siccome non urlo strali di lotta al regime, allora giustifico berlusconi. non mi piace per niente berlusconi, se vuoi saperlo. e qui, infatti, non lo giustifico né lo difendo. l'antiberluscomania esiste eccome, ma sarebbe troppo lungo spiegare. è una malattia che identifica in una sola persona tutti i mali d'italia, quando i mali sono l'italia stessa, la sua maggioranza, che poi vota. antiberluscomania significa non capire questo.

    2) La conferenza stampa è un luogo privato! Un presidente del consiglio deve dare conto in astratto a tutti i cittadini, ma nel concreto di una conferenza stampa -leggi bene -, ecco,  NO.  In una conferenza stampa può dare ascolto solo a pochi, e devono essere titolati e qualificati. Non esiste in italia il diritto per chiunque di entrare in una conferenza stampa e fare domande accavallandosi sulla voce degli altri. Ti stai immaginando un diritto che non esiste, per dire che viene calpestato. Mi dispiace, non esiste. Prendine atto. 

    3) se qui non capisci, amen.

    4) è un maniaco, ha manie di persecuzione (ha dichiarato "mi hanno preso a pugni, ho forse danni interni e intercostali che i dottori valuteranno…" quando è EVIDENTE da tutte le telecamere che non è stato toccato, se non dalla giacca) e manie di grandezza (querelo tutti! tutti! adesso vediamo se lo fa – perché se lo fa, essendoci le riprese, perde su tutti i fronti). 

    Oltre a questo, è evidentemente un "nessuno assoluto". Nel contesto di una conferenza stampa dove come minimo per entrare devi essere giornalista (e poi magari avere un posto dove scrivere) lui era un nessuno perché NON ERA un giornalista. Se un idraulico prende la parola in un convegno di neurologi, è un nessuno assoluto relativamente a quel contesto.

    5) Ma quali domande scomode. Berlusconi se ne fotte, perché ogni volta risponde come vuole lui (cioè non risponde). Informati meglio, quelle che tu chiami "domande scomode" le fanno eccome durante alle interviste, molto spesso da parte di giornalisti stranieri. In quella conferenza stampa le ha fatte uno svizzero. Berlusconi se ne fotte e non risponde. Dunque il problema è che lui non risponde (e la scarsa reattività delle'elettorato a questi atteggiamenti odiosi) piuttosto che alle domande "scomode" che nessuno fa. 

    Rispondo pure a quello. Nessuno ha diritto di prendere un pazzo a pugni. Se qualcuno lo ha fatto, dovrebbe pagare. Ma è praticamente certo che questo non è avvenuto, lo hanno seguito fotografi e telecamere (vuoi forse ipotizzare la censura di trenta telecamere contemporaneamente?). La Russa ha fatto la figura di merda perché non doveva farlo lui, ma un buttafuori. Se il maniaco è entrato non avendo i diritti, e non andava via e non stava zitto, portarlo fuori di peso era un'azione uguale e contraria al suo gesto iniziale. E' il maniaco stesso ad averla innescata. 

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