L’anno 2009 è scappato via così velocemente che secondo me a capodanno dirò buon 2009, invece dell’anno che viene davvero.
Nel 2009 ho preso coscienza di essere italianissimo, e pure di essere italianissimo che però ormai vive all’estero. Nel 2009 tutto ciò ha smesso di essere una novità.
E’ stato un anno di vita normale – e questo sarebbe un cambiamento per il me stesso dell’ultimo decennio – ho vissuto negli stessi luoghi e con le stesse persone. Al supermercato ho incontrato gente che conoscevo. Ho incrociato occhi di gente che conoscevo nelle strade del Paese Basso.
Nel 2009 sono dimagrito. Quattro chili. In questo momento, dopo tre giorni di febbre, anche cinque.
Nel 2009 ho scritto tanto ma non abbastanza. Fino ad ora non è mai stato abbastanza.
Nel 2009 ho affilato e ristretto ulteriormente lo spettro delle cose che mi piacciono, e di quelle che invece non mi piacciono. C’è ancora da lavorarci molto. Ma siamo sulla buona strada.
In ogni caso, nella mia vita fino ad oggi non ho mai pensato che potesse esistere qualcosa chiamato 2010. Il pensiero del 2010 non è mai esistito nella mia mente. Concretamente, voglio dire. Non ho mai detto nel 2010 faccio questo. Per me il 2010 non esiste. Però mi dicono che esiste davvero. Buone cose.
alla fine gli anni zero sono stati un’entità metafisica in sé, ma gli Anni Dieci iniziano ad avere un nonsoché fra il concreto e il dejà-vu che li rendono, appunto, inquietanti.
anche se alla fine la cosa cosa che mi disturba veramente, dell’anno prossimo, è il fatto che passerò dalla parte sbagliata dei venticinque.
ecco, l’ho detto.
brr.
pure dimenticata di firmarmi. vabé, elena, quella dell’orto.
ah, ora che mi viene in mente, oggi sondre lerche ha risposto a una mia domanda su tuìtter, e mi sa che sei l’unico delle mie non-conoscenze virtuali a cui se lo dico capisce di chi sto parlando 🙂 per cui te lo dico, anche se immagino che si tratti di un’informazione la cui rilevanza sia per te oggettivamente pari a zero meno 🙂
elena non tiene conto che R. ha trasmesso la sondrelerchite a molti altri. You know so well .. my friend Rafaé! Sondre Lerche
Ma la Mejsie dov’è?
Non ne parli mai, mi piacevano i siparietti simil Raimondo e Sandra, o quelle dichiarazioni sconvolgenti al limite del minimalismo.
Non sono affari miei forse, però sei tu che c’hai il blog e che ci tieni informati sulla tua vita.
Noi che leggiamo siamo come quelle signore che comprano novella 2000 per sapere gli affari di Albano o di Piersilvio.
Noi vogliamo gli affari tuoi, la tua vita.
Dicci tutto. Buon nuovo anno, il 2010 è qui.
Kyra
Ecco, neanche io ho mai pensato all’esistenza di un 2010. Questo fatto un po’ mi spaventa e un po’ è la consapevoleza del tempo che passa, le rughe e tutto il resto 🙂
buon anno e scrivi scrivi scrivi!
Laura
kyra:
certe cose devono venire fuori con il contagocce, ecco cosa. Però ogni tanto qualche goccia viene fuori.
Quanto alla musica, sondre è stato archiviato a causa del troppo ascolto negli anni passati. Nel 2009 le uniche due belle scoperte sono le seguenti (e vediamo se riesco a postare i video nei commenti):
Senors of Marseille
The Pains of Being Pure at Heart
oh, beh, i painsofbeingpure meritano tutto e anche di più.
sondre comunque ha consigliato due suoi compagnucci di merende, sempre norvegesi. se trovo un negozio di cd aperto fra oggi e domani faccio incetta, e valuteremo.
buon 2010, che a quanto pare esiste proprio!
elena
a riprova della mia esistenza faccio ciao con la mano a Kyra.