caro cassiere del supermercato in via Marconi a Bologna con i capelli brizzolati e il ciuffo rialzato sulla sommità della capoccia, se tu mi chiedi “Vuoi una borsina?” quando io mi accosto alla cassa con le mie quattro cose da pagare, tu non è che puoi afferrare la busta di plastica leccandoti clamorosamente indice e pollice come se stessi sfogliando un giornale nella tranquillità di casa tua, partendo dal presupposto che se anche fossi chiuso nella tranquillità di casa tua e qualcuno tipo tua moglie o tua figlia ti vedesse, sarebbe in obbligo di informarti che è uno schifo sta cosa del leccarsi le dita in modo così sfacciato, che pure io qualche volta mi infilo le dita nel naso – ma quando non mi vede nessuno – e se la prossima volta te le lecchi di nuovo davanti a me, giuro che mi infilo le mozzarelle in tasca, la coca cola sotto l’ascella e vado via così senza salutare.
Ah, ecco che devo fà per aprire le buste della GS…
Quanto tempo, eh?
🙂
Potresti ricambiare la cortesia infilandoti gli euri nelle mutande… 😛
ho capito quale commesso è. per caso ha anche i dentoni?
Quello che mi faccio sempre, quando purtroppo sono già clamorosamente DENTRO al supermercato, è il seguente quesito:
“Ma PERCHE’ CAVOLO ‘sta cazzarola di busta di plastica non me la porto da casa, ogni volta??”.
Non occupa neanche spazio, me la schiaccio in tasca, non si vee nemmeno. Invece no: devo sempre arrivare alla cassa e sentirmi chiedere: “Busta?”, col dito dellla cassiera prontissimo a rimpinguare il conto. Ogni volta da anni e anni.
Bah.
portati il sacchetto di tela riutilizzabile. non si rompe e non lo paghi e non c’è il disgusto della vista
ma che permaloso! 🙂
hai ragione… e comunque io giro con una shopping bag grandissima in cui ci potrebbero stare provviste per un mese… cosi ho eliminato il problema
Meglio vedere il commesso che si lecca le dita o prendersi la bustina sporca senza rendersene conto? Hm…
sì, quel commesso. ricordo. bleah.
calzino sloggata.
Tra l’altro far pagare la busta è anche un’abuso. Chiedere ad un’associazione consumatori per conferma.
la prossima volta invece presentati con una di quele belle buste crucche in tela, che così risparmi e inoltre se prova a leccartela gli puoi anche dare un ceffone! 🙂
sandra
rafaeli, ma.. te l’han mai detto che te cc’hai un blog da leccarsi le dita? ;-P
allora stai attento anche nelle sale d’attesa perchè la pagina del giornale in molti la voltano prima leccandosi bene benino le loro ditine…..quante persone al giorno ci capitano nelle sale d’attesa?quante prendono in mano lo stess giornale?quante effettuano il medesimo gesto per leggere con chi se la fa qst mese l’arcuri?…saliva su saliva dita su dita….lingua per lingua… evvai…
salve!! ti ricordi di me? io stento a ricordarmi di me…però, nel caso tu te lo ricordassi… sono tornata!! 🙂 un bacio al cassiere
con la lingua, ovviamente
ma vogliamo ricordare al cassiere la fine che fa il protagonista del nome della rosa?
Io ogni volta divento matta a cercare di aprirli, sti sacchetti, ci fosse mai uno che mi presta una lingua!
ah già, a proposito:
ma che cos’ha sulla lingua il brizzolato perché sia tanto disgustoso?
forse residui di catarro…