anno 4006 : il Privè della discoteca spiegato ai marziani.

Cari marziani che siete arrivati su questo Pianeta Terra ormai disabitato da centinaia di anni.

Sarete certamente impegnati ad interpretare le rovine della nostra civiltà. Sarete impegnati in una sorta di archeologia marziana e con i vostri pennelli marziani starete spazzando via la polvere dai reperti ritrovati sotto terra. I vostri cervelli marziani staranno lavorando per decifrare il significato di questi oggetti, e di queste abitazioni. Forse riuscirete ad interpretare tutto. Forse No. Ci sono cose che non capirete, se non ve le spiego. Ve le spiego io, allora.

Il Privè della Discoteca, ad esempio.

Il Privè della Discoteca è un sottoinsieme della Discoteca, che di per se’ è già un concetto astruso. Bisogna innanzitutto partire dal concetto di Discoteca. E allora: la Discoteca è un luogo dove, a parte la musica ( che ai nostri tempi si poteva trovare anche in altri luoghi) , grazie ad una attenta selezione all’ingresso, il genere umano poteva esercitare la nobile arte della discriminazione. La gioiosa, allegra e imperitura arte della discriminazione. In base a criteri di selezione che poi si è scoperto, erano stati tramandati direttamente da Mosè come appendice delle tavole dei comandamenti, l’uomo aveva potere decisionale e decidere, per esempio, chi far entrare in Discoteca e chi No.

Si è introdotto in questo modo, per la prima volta, il concetto di “Più Meglio”.

E cioè: colui che entra, perché il suo nome è in lista o perché indossa la magliettina col fiorellino sulla spalla, è automaticamente Più Meglio di quello che invece, poraccio, non entra.

Perché non entra? Perché No, è la spiegazione. ( e quindi si rientra nel filone della dogmatica, che voi marziani forse non potrete comprendere mai.)

Quindi: io sono Più Meglio di te, oppure quello è Più Meglio di me. E così via.

Però dovete sapere, cari marziani che vi interrogate sui vezzi dell’ormai estinto genere umano, che l’uomo non è mai sazio di creare distinzioni. Ne ha sempre voglia, e non gli basta mai. Pensate per esempio all’interno di una Discoteca, dove tutti quelli che erano entrati già sapevano di essere Più Meglio di qualcun altro. Erano una massa di Più Meglio che però, tra di loro, non potevano distinguersi. Questo provocava scontento e malumore tra la folla, e le consumazioni al bancone del bar calavano paurosamente.

Ecco che allora è stato introdotto – sempre riferendosi ai dettami delle tavole di Mosè – il quanto mai provvidenziale Privè della Discoteca.

Il Privè della Discoteca, sempre sia lodato, saecula saeculorum.

Al Privè della Discoteca potevano avere accesso solo alcuni tra i Più Meglio, e non altri. Il Privè era delimitato da una recinzione, da una corda o altro, e all’ingresso del Privè un gorilla vigilava affinché non ci fossero infiltrati che decidessero di entrare quando a loro, invece, la possibilità di entrare era stata preclusa.

Si è introdotto così il concetto di Più Meglio Assai.

E cioè : Io sono Più Meglio di te. Ah davvero? Be’ invece io sono Più Meglio Assai di te, e ti fotto. Io che posso farlo, pascolo nel recinto del Privè, e tu No.

Quindi, ricapitolando, nella scala gerarchica c’è: l’essere umano, il Più Meglio, il Più Meglio Assai.

Purtroppo, cari marziani, il genere umano si è estinto a forza di guerre per decidere chi inserire nella casta dei Più Meglio Assai, a causa delle risse generate dagli ingressi in coppia ; le donne hanno perso la loro capacità di procreare a causa delle scarpe a punta e dei tacchi a spillo e degli ombelichi di fuori. 

Se così non fosse stato, ora avremmo certamente anche le classi dei Più Meglissimo Assai, quella dei Più Più Più , e forse anche quella  insuperabile dei Più di Così Non Si Può.

20 pensieri su “anno 4006 : il Privè della discoteca spiegato ai marziani.

  1. Arrivati ad un certo punto erano talmente tante le classi di “Più meglio”, “Più meglio assai”, “Più, Più Più” e di “Più di così non si può” che si rese necessario identificarsi, per evitare che un “Più meglio” osasse credersi più meglio di “Più meglio assai”, così inizialmente spesso si sentiva dire “Tu non sai chi sono io!”, poi uscì una legge che vietava dirlo e allora per capire chi poteva entrare nei privè e chi no si adottò il sistema degli occhiali da sole, quanto più avevi gli occhiali da sole grandi (nonstante fosse notte inoltrata) tanto più eri “Più”, poi però la gente non vedeva un cazzo con le lenti scure e quindi non notava chi aveva gli occhiali più grandi di Lui e allora scoppiavano le risse e a tutti gli “partiva la ciavatta”. E’ così che iniziò la fine del genere umano!

  2. io non ho idea di come ti facciamo a venire in mente stecose, probabile che tu ti sia fumato una mega cannozza prima di scrivere sto post.. se non fosse così ti faccio gran complimenti per la tua mente a dir poco super-attiva. Mi azzardo a credere che tu sia una di quelle ( sempre piu rare purtroppo ) persone con cui si potrebbe parlare per ore, di ogni cosa possibile senza annoiarsi nemmeno un pò.

  3. mi interessava tanto sapere che cosa è il bancone del bar e oltremodo sapere se i piùpiùpiù hanno in qualche modo a che fare con i co.co.co.
    aspetto speranzoso, il suo etì.

  4. meno male che io faccio parte solo dell’essere umano, così mi estinguo subito e buonanotte. Ne sento parlare molto, ma cos’è l’happy hour? Noi giurassici non lo avevamo e non avevamo nè gorilla nè privèè. Entravamo e basta. E giù a palla Barry White. Terribile e così poco trendy

  5. Mysticmist:
    se mi faccio una canna entro in stand by e scrivere non se ne parla. A stento respiro ancora. A stento.

    Brule:
    più che co.co.co, hanno a che fare con i co.co.dè.

    lunafragola:
    Bar-ry Whi-te? Eeeh?

  6. Rido consapevole che ci sarebbe ben poco da ridere.
    Tempo fa, in un locale gaio della capitale, c’era il privé delle lesbiche. Ignaro ho provato a varcare la soglia ed una cicciona mi ha messo un cotechino peloso davanti alla faccia. “Solo donne” “ah, scusa, mica si capiva…”

  7. sarei curiosa di sapere come mai hai scelto di parlare proprio di questa cosa del privè..che io in discoteca non ci vado mai e tra un pò neanche sapevo esistesse il privè..

  8. io una volta sono entrata in un privè e mi hanno portato una bottiglia e tanti spiedini alla frutta.
    se non fosse per le bestie di cui era popolato, sarei rimasta anche dopo aver trangugiato gli spiedini.

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