Non ho un’opinione articolata su Matteo Renzi, però in pochi giorni mi ha quasi comprato.
Per esempio la dichiarazione sulla presunta “società incivile“, espressa in un periodo come questo, è coraggiosa e concretamente antipopulista.
E poi l’altra notte, alla domanda su quali fossero per lui gli autori da consigliare ha citato Dave Eggers e Saint-Exupéry, ovvero i due autori che due giorni prima ero andato a scovare in una libreria fiamminga per un regalo.
Quanto alla sua sboronaggine indiscussa, questa credo vada tradotta con vanità. E la vanità – in generale – la considero un difetto positivo nel fare l’amministratore, perché offre una gratificazione che non è il denaro. Nel senso che è meglio essere malati di protagonismo che di avidità materiale, anzi forse una cosa scaccia via l’altra.
Nonostante io sia una estimatrice di Renzi, c’è qualcosa (che però non so spiegare) nel suo essere protagonista che non mi convince e mi ricorda spaventosamente qualcuno.
Sara
Sara sopra di me ha tradotto in parole migliori esattamente quello che avrei scritto anch’io.
il protagonismo non mi disturba. ma la mia impressione è che sia falso. che faccia ciò che fa solo per arrivare alle poltrone più alte.
io me lo vedo benissimo che di notte si infila nel letto accanto alla sua consorte e commenta: “non se ne può più di questi vecchi al potere, è ora dei giovani”. ma quando sarà vecchio lui non se ne vorrà andare nemmeno con la fiamma ossidrica.