Facciamo che io metto l'idea e chi legge ci mette la pratica, e diventiamo ricchi sfondati.
L'oggetto da inventare – anzi No, da costruire, ché inventare l'ho già inventato io tipo due settimane fa – servirà a misurare l'insoddisfazione individuale.
Lo chiameremo per il momento insoddisfattòmetro, con l'accento sulla o.
Servirà a misurare l'insoddisfazione ma pure a discriminare tra l'insoddisfazione “Che E' Colpa Dell'Ambiente Circostante” (CECDAC) da un altro tipo di insoddisfazione molto più pericolosa, ovvero l'insoddisfazione “Che E' Colpa Della Tua Testa” (CECDTT).
Praticamente questo strumento funziona così: quando si è in CECDAC sta zitto. Appena si straborda nella CECDTT comincia a urlare fortissimo. Tu a quel punto capisci che sono solo problemi della tua testa, ti tranquillizzi, e pensi ad altro.
Che creaturine semplici i maschi.
Le donne hanno il premestruo dai secoli dei secoli.
ecudielle
lo voglio! ne voglio uno per me e uno per la mia collega, però deve essere ben certificato che è tutto nella sua testa, perché altrimenti mi sa che non se ne convince
ahem, opporrei l'obiezione che la percezione dell'ambiente circostante è , in parte, dettata dalla tua testa e quindi dal tuo punto di vista, per cui l'insoddisfattòmetro dovrebbe partire dal presupposto che c'è una realta oggettivamente qualificabile e percepibile uguale per tutti.
Ps. propongo il fattometro.
… fenomeno!