Stare in mezzo alla gente – non importa quale gente – per te significa sempre che la testa ti funziona bene per le prime due ore, e poi dopo sbadigli.
Ti chiedi quante ore una persona normale sia capace di stare con gli altri. Quanto tempo siano capaci di tenere “la porta aperta”. Le orecchie aperte, gli occhi aperti. Senza perdersi come fai tu a osservare le foglie mosse dal vento cinquanta metri piu’ in la’. Come un ebete.
Te lo chiedi, eppure hai gia’ la risposta tra le mani, perche’ a diverse latitudini noti con disappunto che tutti sono molto piu’ bravi di te. Che resistono molto di piu’. Da sempre sei quello che quando si esce poi vuoi tornare a casa prima. E che se lo fai, poi passi il tempo a chiederti perche’ tu vuoi tornare prima e gli altri invece No.
Io delle volte manco mi presento, perché quando mi annoio invece di guardare le foglie comincio a litigare con tutti anche gli estranei.Ti assicuro che 1) capisco 2) c'è di peggioelena
quelli der grandefratello stanno sempre assieme, come le vacche d'allevamento.
credo che il tuo uomo ti batta in questo e se non ti batte, allora state lì per contendervi il podio 😉