Un secondo virgola niente, mi avete guardato, ed io vi ho guardato, occhietti azzurri di ragazza con la gonnellina sbulazzante.
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Occhietti azzurri di ragazza che non si può dire occhi di cerbiatto perché i cerbiatti – per quanto ne so – non c’hanno gli occhi azzurri.
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Occhietti che ci siamo guardati per un secondo virgola niente, appena ho girato l’angolo, e poi niente più.
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E c’erano pure due guance arrossate – oltre agli occhietti – segno di una abbronzatura incerta, o forse solo per il caldo che fa. E poi niente trucco , come è giusto che sia. Queste guance un po’ rosse per il caldo che la voglia sarebbe stata di dirti: dai vieni qui che fa un po’ più fresco.
E sarebbe stato giusto aspettare – in un angolo fresco – di veder ritornare il colore naturale delle tue guance. Per poi dirti che due guance così, più o meno rosse non importa, che sono belle uguali.
E sarebbe stato giusto – magari – vedere in che modo avresti portato via con l’avambraccio le poche gocce di sudore che avevi sulla fronte.
E sarebbe stato bello – che ne so – chiederti il perché di quella faccia preoccupata e di quella fretta, quel broncio mica tanto grave che ti portavi in giro – per strada quando ti ho incrociata – e di quegli occhi che ti portavi a passeggio come piccolo regalo per chi aveva la fortuna di intercettare il tuo sguardo.
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Questo broncio e questa faccia stufata, che te la puoi permettere solo se sei bella oltre un certo punto, e se sei davvero così bella, allora quella faccia stufata e quel broncio ti faranno ancora più bella.
E allora non se ne viene a capo.
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Tutto questo Un secondo Virgola Niente, e poi ognuno per la sua strada.
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Ma comunque.
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Tra qualche ora prendo l’aereoplanino, c’ho da fare sta capatina in Germania. C’ho il volo che coincide esattamente- quanto ad orario – con la partita della Nazionale, che culo.
Se passate da qui durante questa mia breve assenza, fatemi un favore, aprite le finestre e fate cambiare un po’ l’aria, altrimenti con sto caldo mi si impuzzonisce tutto di chiuso.
Che averci il blogghe verde, si insomma è bello, però se non ci presti attenzione e le giuste cure rischi che ti si appassica tutto e che ti diventi giallo. O marrone.
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E date da bere al cane, anche.
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Danke.
io penso al CaneBassotto che mi sta simpatico…
🙂
ti ho scoperto stamattina e già mi lasci?…. bè fino al tuo rientro mi faccio una scorpacciata del passato.
ciao ciao
una nuova intrusa nel tuo verde praticello
bitte. a presto rafeli. e io che pensavo di incontrarti per caso nelle strade che ci incrociano.
te lo porto pure a spisciottare il cane?
salutami tanto Dieter Hoeness.
🙂
Non preoccuparti, era sicuramente stupida.
Oh ti sei innamorato…che tenero.
Posso inaffiare il pomodoro? Mi pace dare l’acqua alle piante!
Io passo. Con le piante non ho mai avuto feeling, nonostante innumerevoli sforzi, e faccio parte di quella metà del cielo che adora i gatti.
In compenso però sono bravissima ad organizzare eventi in occasioni di qualsiasi tipo. Ti aspetterò dunque per festeggiare il tuo rientro, il tuo incontro coi capoccia teteschi, il tuo esame.
Dàje Raf!
Chatouche
il cane me lo porto nell’orticello col mio labrador-formato-famiglia.
Buen viaje, tio!
posso lavare i pavimenti….rinfrescano e deodorano l’aria….. se lo straccio è pulito…..
in bocca al lupo rafè…..falli neri!
il cane è l’occasione di passeggiate notturne d’estate. lo scendi tu a pisciarlo?
ti perderai anche una partita ma cazzo vai in pieno Mondiale1
quanti secondi virgola niente mi son successi ..
talmente tanti che tutti assieme fanno una mezza giornata: una mezza giornata di rapimenti che durano una secondo ..
il museeto imbrociato si intona col mio umore
ioodio
è evidente che io non so scrivere
ioodio