Le strade sono piene zeppe di donne molto incinte. Quelle che non sono incinte hanno invece dei bambini che saltellano attorno a loro. Nevica e poi esce il sole.
E poi di nuovo nevica.
E poi di nuovo.
E poi di nuovo.
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C’è anche una piccola percentuale di donne incinte e contemporaneamente dotate di bambino saltellante e schiamazzante. I bambini sono molto eccitati, per strada c’è la banda che suona. Palloncini arancioni verdi e bianchi. E’ il St. Patrick’s Day. C’è una donna incintissima che cerca di fermare il suo bambino saltellante che vuole scoppiare con i piedini i palloni arancioni verdi e bianchi. Siccome non ci riesce, che è troppo piccolo, allora urla Pum Pum! mentre saltella.
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Penso che mi piacerebbe rimanere qui per molto, molto tempo. E invece.
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Mi vedo che spingo un passeggino con dentro un bambino. Con me cammina una donna discretamente incinta. Spingiamo il passeggino fino all’incrocio della strada, e lì le chiedo, indicando il suo pancione: sono stato io a fare questo?
Poi con me e la donna nettamente incinta cammina anche un cane molto educato, che porta da solo il suo guinzaglio con la bocca. In questa mia visione ho un bambino nel passeggino, una donna ed un cane. Anzi, ho un bambino e mezzo, una donna ed un cane molto educato.
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Questa, con molte approssimazioni, potrebbe essere una vaga immagine di una felicità possibile. Di una felicità potenziale.
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Ma siccome io sono quello che sono, devo raffazzonarmi con i miei casini.
Raffazzonarsi, segnatevi questo verbo riflessivo.
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Tipo due giorni fa, che ero a cena con la Tipa del Nord. Mi dice che l’ha chiamata suo padre qualche minuto prima che io arrivassi, e le ha chiesto: Cosa fai? E lei: niente, cucino. Lei è una che non cucina mai. Allora il padre le ha chiesto subito: ok, chi è questo qui?
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Questo qui ero io, che ero seduto a sorseggiare un bicchiere di vino versato in un bicchiere di birra. Scherzavo con lei, facevo lo spiritoso dicendo cazzate sull’orrida musica tedesca. Lei rideva e io ridevo. Io ridevo e un po’ mi distraevo. Un po’ ridevo e un po’ sorseggiavo dal bicchiere.
Lei mi dice: – La conosci QuestaQui ?-
Il nome di QuestaQui è, guarda il caso, lo stesso nome della Tipa del Sud.
Io sono col bicchiere di birra in mano che mi si ferma il sangue nelle vene per un momento. Appena sento pronunciare il nome di QuestaQui immagino che le due Tipe, quella del Nord e quella del Sud, siano venute a conoscenza l’una dell’altra. Chissà come, chissà quando. E che si siano raccontate tutto. Mordo il bicchiere. Sento i miei denti che fanno Crunk Crunk sul vetro. Penso che potrei alzarmi dal tavolo e iniziare a correre. L’uscita non è lontana.
– Allora la conosci?- Potrei rispondere Si, potrei rispondere No.
Tolgo il bicchiere dalla bocca e rispondo:
– Smgnh…-
Lei mi dice: – Ma come non la conosci, è quella famosa cantante tedesca!-
Il mio sangue torna a circolare e riprendo anche l’uso della parola. Mi sento come una gazzella acquattata nell’erba che ha visto passare vicino a lei il leone affamato, ed il leone non l’ha notata. Poi la sera continua, la notte continua.
La mattina dopo c’è la solita tormenta di neve.
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Stanotte si prende il treno e si va a Berlino. Che ne so, magari mi diverto. Proverò a cacare un post dalla Capitale, se mi riesce.
a me l’immagine della donna incinta, passeggino e cane educato pareva quella di un incubo
I don’t belive my eyes… you and your XXL-size ass!
Buon viaggio allora e salutami tanto berlin!
il s.patrick’s day è il 17 alle dodici da muenchener freiheit a odeonsplatz. c’è il megasfilatone tradizionale e ieri sera al pub irlandese c’era bordello!
tornare in italia e riprendere tutto come prima si può ma fa un po’ male comunque. goditi berlino!
magari la tipa del sud è proprio la cantante tedesca..
non c’ho capito niente, solo che vai a berlino.
e che i piedi non mi bastano per tutte quelle scarpe
quindi faccio pulizia
e mi sa che rimango a piedi nudi, di nuovo
Caro Rafaeli, perché nn scrivi qualcosa su quel becero di Schwarzfahren?? Ho sentito che è stato denunciato, perché come al solito ha rubato in un negozio..
E’ un poverino_Cami.
bravo! questo mi piace.
franz
il post forse lo dovevo intitolare Code Di Paglia.
–> Lise.Charmel: un po’ è un incubo, un po’ no. Sono in bilico tra tutti i miei perchè.
–>Lizzies: XXL size Ass sta per “immensa faccia di culo”?
–> Filippo: forse torno giusto per il festone, allora.
–>Linda1980: fa un po’ – tanto- male, mi sa.
–> V41eri4: improbabile.
–> Cloty: e tu devi leggere l’archivio qui a lato. Allora capirai. Ti sei persa le puntate precedenti di Munichutiful.
–> Cami: lo andrò a visitare in galera, il becero.
Dopo le ultime dichiarazioni, questo blog è la sede unica del circolo: “Francesco Caruso no global del cazzo.”
Iscrizioni aperte.
ohi ohi ohi. attenzione. io ti vedo con due donne visibilmente incinte. una del nord, l’altra del sud!
uau…per un momento mi sei sembrato tu col pancione! 😉
S’aspetta la cacata dalla crucconia, anche due kartoffen.
rafaeli dice raffazzonarsi….
fosca dice focalizzarsi…
erba dice erbazzarsi…
lizzies dice xxl-size ass…
…interessante…
fosca
Buona Berlino.
La donna discretamente incinta deve essere sicuramente la Tipa del Sud…il bambino che si porta al guinzaglio da solo, invece, della Tipa del Nord. Il cane…pastore tedesco?
ok, mi prenderò un paio d’ore di permesso per studiarmi il tuo archivio 😉
vi divertite a berlin? io qui mi sto a fare il sangue marcio. saluti a tutti e a salva anche un bbacio.
torni per votare, vero?