col passare del tempo le mie idee sul prossimo futuro lavorativoformativo si fanno sempre più intricate e confuse. Le persone che incontri – quegli adulti che decenni fa vinsero concorsi pubblici – arrivano addirittura a chiederti Ma a Te Cosa Piacerebbe Fare? Ma Tipo Cos’è che Avresti Voglia di Fare? e tu il cosa Ti Piacerebbe fino a questo momento non lo avevi considerato minimamente, al limite avevi considerato il Cosa Posso Fare, il Cosa Potrei, per non parlare del più scarno Faccio Quello Che Trovo, con la variante Quello Che Trovo Mi Prendo. Tra tutte le opzioni possibili, quella di scegliere qualcosa che magari ti piace, non l’avevi per nulla presa in considerazione.
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Ma proprio per nulla.
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Poi, mentre stai pensando a tutte ste menate del Prendere e Fare, ti arriva una telefonata dell’amico neoccupato precario Bollo, che da Bologna sta partendo in autostrada alla volta della Slovenia, e ti informa che il piano A di questa sua trasferta – per quanto lo riguarda – sarebbe di tirare dritto dritto fino a Budapest, qui vendere la Punto dei suoi genitori al primo che capita, e coi soldi ricavati cercare di sopravvivere nell’Est europeo per qualche mese, in attesa di ispirazioni per il futuro a venire. Solo che – mi spiega – crede di non avere le palle per mettere in atto tutto ciò, e quindi probabilmente dopo qualche giorno a Lubiana tornerà in Italia a lavorare in quel suo lavoro che come privilegio gli pagano i pranzi in giro per la provincia Bolognese – se lui ricorda di conservare lo scontrino – e che una volta per questo privilegio mi feci offrire un panino da quattro euro in un baretto sotto i portici.
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che a questo punto – mi viene da pensare – allora io me ne scappo in Olanda e apro un negozio di fiorellini per le signore grasse che vanno a fare la spesa. Un negozietto di fiori particolari con la bicicletta parcheggiata appena fuori, un negozietto con le pareti colorate di tinte accese, tipo arancione scuro e verde pisello tendente al cetriolo. Ecco, questo forse potrebbe rientrare nel Cosa Mi Piacerebbe Fare, per dire un cosa. Una bottega di fiori con lavanderia a gettoni annessa, per fare un esempio. Anzi No, una bella bottega di tulipani con pizzeria al taglio annessa. Anzi No, l’amico neoccupato precario Bollo mi dice che pizzeria al taglio forse è meglio di No, che le pizzerie alla fine sono sempre in mano alla mafia, pure in Olanda. Allora un negozietto di fiori e caramelle con lavanderia a gettoni annessa. Col pesce rosso sul bancone. La bicicletta parcheggiata fuori al negozietto, una bicicletta col campanello che fa drin drin e che non hai bisogno di catena e lucchetto per lasciarla appoggiata al muro. Facciamo che per adesso questo lo battezziamo piano A, poi dopo si vedrà.
e un cane che sonnecchia fuori dalla porta, che poi lo porti a correre nelle spiagge cattive, con il cappello calato sin sul naso e il guinzaglio che scivola via dai guanti.
certo che si vede proprio che ti sei innamorato!!!
g
idee romantiche e bohemien.
Ma è una prerogativa delle donne grasse comprare fiori?
Sally
voto per il piano B
Vengo pur’ io
e lasceresti gli animali di tutto il mondo senza il loro medico?
pure a me lo chiedono sempre “cosa ti piacerebbe fare”. allora ho confezionato una risposta. così si stanno zitti.
il peggio è che poi ho cercato di fare quello che mi piacerebbe fare. e lì, tutti quelli che mi chiedevano, si sono affrettati a chiudermi la porta in faccia
meglio i fiori effettivamente
In primo luogo quoto superlativamente l’anonimo #2.
“Secondaria cosa” come dicono dalle nostre parti, se decidi che vuoi un socio io sono pronto ad investire nel negozietto di fiori di cui sopra. non so bene dove trovare i soldi però se mi confermi mi attivo per trovarli…
ma se vengo a comprare i fiori da te, mi metti un tulipano omaggio?
Io aprirei un negozio di souvenir su qualche isoletta dei caraibi o chessò, delle maldive..
Vuoi mettere il clima caldo dei caraibi con quello grigio e piovoso di amsterdam?
piano A approvato, rubato e in parte modificato; sostituisco solo la città…Preferirei Paris, così non avresti neanche concorrenza sul mercato. Mi chiedo hai per caso rivisto “Pane & Tulipani”?!
Vai!
Come si può vivere male in un Paese dove per dire “Ho paura” si dice “Ik ben bang”?
Mario
L’amore scemunisce. Se questa è la linea, io voto per il piano C, quando sfrutterai i bambini del Burundi per produrre fiori finti di materiale tossico.
ollallà, ma questo è un discorso serio!
e io sinceramente mi domando, ma che studio a fare scusa? se poi voglio andare a vendere fiorellini in olanda o a preparare pizze nella terra teutonica?
vai con l’Olanda… rende
e fare il veterinario in olanda? lì hanno tutti gli animali. come da noi.
come dice la voce narrante all’inizio di mediterraneo di salvatores forse sei in quel periodo in cui non sai se “perderti per il mondo o mettere su famiglia”. il negozietto olandese è una gran bella idea.
non c’è abbastanza coraggio nel mondo.
mi piace quest’idea, sopratutto per le pareti arancioni e verde cetriolo.
ricordati di me quando cercherai un’aiutante 🙂
ADORO AMSTERDAM
va ben
allora grazie dei fiori.
to signora grassa
…pensa che io mi sto chiedendo adesso, dopo 3 anni e mezzo che lavoro… ma io COSA AVREI VOLUTO FARE VERAMENTE!?!?
E se invece della lavanderia a gettoni ti monti un banchetto e fai gli spritz?Quella é l’unica cosa che gli italiani non hanno ancora esportato 😉
però anche in olanda la bicicletta la devi incatenare eccome.
qui in olanda ti danno pure le sovvenzioni, se hai un’idea cosi.