# 1
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Giovani cozze che vi incipriate la faccia il giorno dell’esame per addolcire il prof.
Siete solo dei mitili incipriati.
Pensare che quello che si vede il giorno dell’esame, è il meglio che vi riesce, è avvilente.
Almeno se non ci provate, lasciate a noialtri il beneficio del dubbio.
Uno pensa: mah, chissà, forse, se si curasse.
E invece così spazzate via ogni incertezza.
Siete delle vongole col rossetto sbavato.
E nient’altro.
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# 2
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I film di Fuori Orario che prima c’è Enrico Ghezzi che parla al telefono.
Quei film dove prima c’è Enrico Ghezzi che pare un ubriacone con la maglia della salute.
Quei film che le inquadrature durano mezzora.
Che inquadrano una vecchia in un campo che sta zitta per due minuti e poi dice qualcosa in croato.
Quei film che non mandano neanche la pubblicità, che tanto chi cazzo li guarda.
Posso dirlo?
Posso?
Ecco, fanno cagare.
Vi prego non mi rompete i coglioni col concetto di avanguardia.
Che fanno cagare e basta.
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# 3
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Il prossimo 3 ottobre c’è una cena blogger qui a Bologna.
Chi c’ha voglia di venire, che venga pure.
Mandate l’adesione all’ indirizzo qui a lato.
Facciamo finta che esista un enorme compasso.
E che la punta di ferro di sto compasso sia infilzata sulla torre di Bologna.
Si apre il compasso immenso fino a un centinaio di chilometri.
Poi lo si fa girare a creare un cerchio del diametro di duecento chilometri e rotti.
Chi sta dentro il cerchio è invitato.
E chi invece sta fuori?
Può venire lo stesso.
però ghezzi giustifica la sua esistenza già solo con l’imitazione di guzzanti/lorenzo
mannaggia, io non entro nel compasso.
il mitile incipriato è molto diffuso da quelle parti?
io non solo non ci entro, ma non ho neanche la pecunia pel treno. Uff.
volevo dire dei film di fuori orario, che io non ne ho mai visto uno, pero’ il concetto di avanguardia dove lo metti?!
certo che lo sguardo dell’anziana croata faceva davvero saltare sulla sedia a quell’ora della notte cupa.
ehi, ricordati di girarmi le adesioni che poi devo aggiornare la prenotazione!!! :p
Sei stato troppo buono con Ghezzi…io a vederlo in fuoriorario più che un ubriacone mi dà la sensazione di un malato mentale…uno di quelli che si trovano nei tram delle grandi città, che alzano la voce per far sentire i loro discorsi insensati, ma che nessuno si gira ad ascoltare e così le loro parole rimangono mischiate al rumore del tram. In tutto questo voglio però ricordare che Ghezzi per me è un mito
Mah…!!secondo me sei stato buono pure con le cozze. Io le definirei
“esseri” che si ricordano di “essere” donna solo quando la loro femminilità può redergli qualcosa…ma la cipria non basta a nascondere il guscio da COZZA.
si finisce a guardare Ghezzi nel cotto doposerata con cinque amici fricchettoni intellettuali intenditori di marjuana stesi sul divano ognuno col suo viaggio in testa, finchè qualcuno sbotta: Ma quello che Ghezzo dice??
Dejavù collettivo..?
Nessuno è mai riuscito ad ascoltare Ghezzi e seguirlo nelle sue parentesi con parentesi e parentesi di parentesi per più di 1 minuto e 17 secondi (il record sia chiaro)…
Qualcuno suppone mandi messaggi criptati ad Alkaida
Rafeli, alla cena cerca di non sederti nella zona di passaggio vassoi.
stavolta ti impongo la chiacchiera compulsiva.
Secondo me Ghezzi quando ha fatto il contratto con la Rai ha detto: “Non voglio soldi, però voglio fare Blob tutta la vita e poi datemi uno spazio notturno in cui faccio come cazzo mi pare, niente soldi ma fatemi delirare in pace”. Questo giustificherebbe anche la maglietta della salute, peraltro sporca, non avendo soldi per comprarne altre….rimane il fatto che Blob è il programma più bello che ci sia in Tv adesso, ovviamente dopo i Griffin!
e che dovrebbero fare le giovani cozze? non curarsi mai per mantenere quel minimo di speranza? ;D
quoto circa fuori orario (con qualche eccezione fortuita). ghezzi insopportabile su tutte le linee. ha sempre gli occhi scaccolosi e filamenti giallo-verdastri sui lati della bocca.
Che scena che mi hai ricordato.
‘sta tipa scollatissima, fuori dall’esame di storia economica, che prima di entrare si spruzza il profumo tra le tette, perché “è tanto che sono qui che aspetto, ho sudato un po’”.
Leetah era chatouche?
auhauhuhahuahu
ma che bella che è l’immagine del compasso
cazzo…sono dentro al compasso però cazzarola una gita infrasettimanale a bologne non me la posso proprio permettere…e chi cazzarolalavora il giorno dopo 😦
mi sento vecchia e pure sfigata
ecco!
fosca
trasudi bile. sei amabile.
No, arro, se chat si mettesse pure il profumo sulla scollatura potrebbe diventare troppo pericolosa.
e poi il quattro è san petronio e non si lavora, piantatela co’ ste scuse.